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Cantina in toscana

progetto in collaborazione con Marco Cei Paesaggista

L’idea principale del progetto è la creazione di una stanza verde, affacciata sul nuovo vigneto e come uscita dalle
cantine, dalle quali sono ripresi i materiali (acciaio corten e doghe di legno) e gli aromi vegetali (con erbe e arbusti
profumati). Il corten si ritrova nei geometrici elementi della pergola
indirizzati concentricamente verso un fuoco ottico immerso nelle vigne e in alcuni alti elementi verticali (sui quali
traspare il logo SP), che invece si aprono sulle spettacolari viste del paesaggio (Val d’Orcia e Montalcino). Le forme
curve delle doghe, dai volumi delle barriques, vengono trasformate nel disegno ondulato di un tappeto ligneo, che
costituisce la pavimentazione della pergola. Tutto lo spazio, anche gli elementi della pergola, è a cielo
aperto ma in caso di necessità (per ombreggiare o coprire) può essere riparata parte della superficie grazie a delle vele
triangolari agganciate agli elementi verticali in scarpata eagli spigoli della pergola, anch’essa di possibile copertura
grazie a un telo continuo sospeso al di sotto degli elementi orizzontali.

Il giardino

La parte viva del giardino riprende l’intonazione naturale e un po’ selvatica che caratterizza
anche la zona degli uffici e delle cantine: masse non molto alte di macchia mediterranea, con
mirti, lentischi, rose, lavande e cisti, racchiudono a monte le spazio della stanza verde, che ha
come pavimenti le suddette doghe, un comune tappeto erboso alternato ad altri più “ruvidi” e
profumati, composti da timo strisciante in due tonalità diverse. La scarpata a valle, verso il
nuovo vigneto, è coperta da un prato rustico da lasciare più alto, ricco di specie fiorite come
fiordalisi, papaveri e margherite. La nuova strada bianca a valle del vigneto, permette di
arrivare all’ingresso posteriore delle cantine evitando quella attuale più alta, che potrebbe
tornare “verde” con la sistemazione a prato “rinforzato”, comunque carrabile con mezzi
non eccessivamente pesanti, ricongiungendo idealmente (e paesaggisticamente) il blocco
della cantina con il nuovo vigneto.

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